La corsa del debito pubblico continua e continuerà ancora.Se si esamina la "storia" del debito pubblico italiano è facile accorgersi che i "problemi" sono iniziati nel 1981 con il "divorzio" fra Banca d'Italia e Ministero del Tesoro. I protagonisti furono due: Ciampi Governatore della Banca d'Italia e Andreatta Ministro del Tesoro. Da quell'anno il dedito pubblico esplose così come esplose la spesa per il pagamento degli interessi. Ora ai continui record negativi si aggiungono i limiti imposti dal Fiscal compact, dal prossimo ERF e dal pareggio di bilancio inserito in Costituzione. A questo punto mi pare sia evidentissima la necessità di migliorare il rapporto debito/PIL e la sola parte del rapporto che può essere variata è proprio quella relativa al PIL. Per far crescere un'economia la sola manovra possibile è quella di aumentare i consumi, gli investimenti e le esportazioni. Occorre cioè avere le due sovranità indispensabili: monetaria ed economica. La prima è stata persa con l'euro , la seconda con il Fiscal compact. Avremo altri record di incremento del debito pubblico e riduzione del PIL, l'esatto contrario di cui abbiamo bisogno?. Certamente si.
Mi presento
Sono Gabriele Pernechele, vivo a Nogara (VR) e sono un attivista del Movimento 5 stelle.
Ho quattro lauree: economia, scienze politiche, cooperazione e relazioni internazionali.
Conosciamoci meglio...