Il Ministro Padoan lo abbiamo sentito incita al cambiamento della politica economica dell'UE e nel contempo ad abbandonare "i lacci che imbrigliano l'economia italiana". Continua il Ministro che la sofferenza dell'economia italiana ha origini antiche che risalgono almeno a 20 anni orsono.
Siamo sicuri che la UE cambierà politica economica?
Personalmente non sarei così ottimista. Penso agli industriali tedeschi che nel caso l'UE cambiasse direzione e fosse più attenta alle sofferenze dei Paesi del Sud Europa, avrebbero tutto da perdere dati i fortissimi guadagni ottenuti dopo l'introduzione dell'euro.
Chi altri potrebbe decidere di cambiare verso alla politica economica dell'UE se non la Germania? Proprio la Germania se dovesse cambiare politica economica sarebbe il paese che più avrebbe da perdere da una decisione di tal fatta.
Una lontana origine dell'inizio della crisi dell'economia italiana? Certamente si.
Individuerei una data ben precisa: il Consiglio Europeo del maggio 1985 tenutosi a Milano e presieduto da Bettino Craxi. In quel Consiglio si stabilirono le basi circa l'ingresso della Germania nella futura moneta unica e si posero i tratti fondamentali del dominio economico della Germania. Uno di questi era la prevista "deindustrializzazione" dell'economi italiana che con l'adozione della moneta unica non avrebbe più potuto usare lo strumento delle "svalutazioni competitive" e, quindi non doveva più rappresentare un concorrente dell'industria tedesca.
Altra data importantissima per il dominio tedesco sull'economia europea si ebbe con il crollo del muro di Berlino e la successiva riunificazione utilizzando il cambio forzoso di parità fra il marco est ed il marco ovest. Questa fu la più grande operazione di svalutazione competitiva attuata dalla Germania cui nessuno ebbe il coraggio di opporsi. Il disagio dell'epoca fu contenuto nella famosa frase di Andreotti: "Voglio così bene alla Germania che preferisco averne due".
Continuando sulla linea del tempo arriviamo al Trattato di Maastricht del febbraio 1992 dove si definisce la futura moneta unica.
Più tardi, il 31 dicembre 1998, si stabiliscono i cambi irrevocabili fra le varie monete nazionali e l'euro stabilendo il cambio della lira a 1936,27. Ricordo che se dovessimo comparare l'attuale cambio della vecchia lira, tenendo conto del valore odierno dello spread, avremo un cambio di circa 1200 lire contro 1 euro.
Il Ministro Padoan chiede all'Europa (leggi Germania) di cambiare verso all'economia europea. Perché mai dovrebbe farlo? Gli converrebbe? Mi auguro che la richiesta del Ministro venga prontamente accolta anche se non credo che il diavolo sia ben disposto a convertirsi.